Metodologia didattica innovativa
A partire dalle prime ricerche sulla didattica dell’arte in Italia, condotte nel 1994 nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte e delle Arti Minori dell’Università Cattolica di Milano, attraverso le diverse sperimentazioni attuate prima in progetti didattici condotti per enti o scuole sul territorio (tra cui “I gioielli tradizionali abruzzesi” - A. S. 1999/2000, “La ceramica artistica in Abruzzo. Laboratori e itinerari didattici” - A. S. 2000/2001, “Apriamo gli occhi sulla nostra città: Sei e Settecento a Chieti” - A. S. 2001/2002), poi presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare (Sezione Didattica del museo, 1997-1999), il Museo d’Arte “Costantino Barbella” di Chieti (Servizi Educativi, 2000-2005), il Museo Civico “Basilio Cascella” di Pescara (attività didattico-educative 2005-2008) e di nuovo sul territorio ("Giochiamo la città. Percorsi didattici nel patrimonio artistico di Chieti" - A. S. 2005/2006 e 2006/2007; "Mille argomenti e un'abbazia ... Santa Maria Arabona a Manoppello" - A. S. 2007/2008 e seguenti), sono andata sempre più definendo una modalità educativa di approccio all’arte e ai musei che si fonda sull’uso di strumenti operativi e ludici interattivi, che consentono ai ragazzi di acquisire competenze e conoscenze specifiche della materia storico-artistica in maniera immediata ed efficace.
educare all’arte e ai musei: una questione di metodo
lo strumento: cosa sono i laboratori cognitivi o di apprendimento
©1997-2013 Irene Di Ruscio